Shock: Eugenio ha avuto un ictus ed è morto. “Era ora che se ne andasse…”
Un colpo di scena che ha lasciato senza parole i fan di Un posto al sole: Eugenio Nicotera, storico magistrato della soap e figura centrale nelle trame giudiziarie degli ultimi anni, è morto improvvisamente in seguito a un ictus fulminante. La notizia, diffusa nel corso della puntata andata in onda ieri sera su Rai 3, ha scatenato reazioni contrastanti tra i telespettatori e sui social, dove non sono mancate parole dure: “Era ora che se ne andasse…”, ha scritto qualcuno su Twitter.
Il personaggio di Eugenio, interpretato da Paolo Romano, era da tempo oggetto di polemiche da parte del pubblico. Sebbene fosse un uomo integerrimo e fedele alla legge, il suo atteggiamento rigido, spesso freddo e distaccato, non lo aveva reso uno dei personaggi più amati. Le sue scelte, sia sul piano professionale che privato — come il difficile rapporto con Viola e la freddezza nei confronti del figlio Antonio — avevano alimentato una crescente antipatia nei suoi confronti.
La morte di Eugenio arriva in un momento cruciale della narrazione: proprio quando sembrava che ci potesse essere un riavvicinamento con Viola, e che le tensioni con Damiano potessero trovare una risoluzione, tutto si è interrotto bruscamente. Nella scena fatidica, Eugenio si trovava nel suo ufficio, intento a lavorare su un caso delicato riguardante la criminalità organizzata, quando ha avvertito un malore improvviso. Inutili i tentativi di soccorso: l’ictus è stato letale e ha posto fine alla sua storia.
Gli sceneggiatori hanno voluto costruire un momento altamente drammatico, scegliendo di non preparare il pubblico con indizi o segnali premonitori. Questo ha aumentato l’effetto shock, ma ha anche diviso il pubblico. Molti si chiedono se sia stata una scelta narrativa o se dietro vi siano motivi legati all’attore. Al momento, la produzione non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul futuro di Paolo Romano all’interno del cast.
Sul web si rincorrono le ipotesi. Alcuni parlano di un addio voluto dall’attore stesso, desideroso di dedicarsi ad altri progetti teatrali. Altri, invece, sostengono che gli autori volessero semplicemente chiudere un capitolo ormai saturo e dare maggiore spazio ad altri protagonisti, come Damiano o lo stesso Giordano.
La reazione del personaggio di Viola sarà determinante per capire in che direzione si muoverà ora la trama. Dopo anni di incomprensioni, rimpianti e rancori, l’improvvisa morte di Eugenio potrebbe far riaffiorare sentimenti sopiti e portare a una riflessione più profonda sulla famiglia, sull’amore e sulle scelte che si compiono nella vita.
Mentre alcuni spettatori esprimono sollievo — “Finalmente un personaggio grigio in meno!” — altri, più nostalgici, già sentono la mancanza di quella figura austera ma coerente, che rappresentava la giustizia in un contesto spesso dominato da passioni e intrighi.
Una cosa è certa: con la scomparsa di Eugenio, Un posto al sole perde uno dei suoi pilastri. Sarà interessante vedere come questo vuoto influenzerà gli equilibri narrativi e quali nuove storie nasceranno da questa morte tanto improvvisa quanto controversa.
